Abili e Disabili, tutti al Lavoro!

"DEVI studiare, DEVI fare sport, DEVI mangiare meno cioccolato, DEVI smettere di fumare..". Scommetto che leggendo questi ordini hai abbassato gli angoli della tua bocca e hai percepito un leggero senso di fastidio. Quanto sono moleste le imposizioni?
Le leggi in materia di lavoro spesso vengono vissute proprio così dagli imprenditori: ogni mossa dev'essere ponderata in modo da non violare nessuna norma e di adempiere a tutti gli obblighi. Il Collocamento Obbligatorio di lavoratori appartenenti alle categorie protette non fa eccezione.

Anno Nuovo, Obblighi Nuovi

Il 1 Gennaio 2017 sono entrate in vigore le disposizioni previste dal Decreto Legislativo n.151 del 14 settembre 2015. Cosa cambia?

  • Viene abrogato il "regime di gradualità" previsto dall'art. 3 della legge n. 68/99. Questo significa che i datori di lavoro pubblici e privati che hanno 15 dipendenti sono tenuti ad assumere un lavoratore disabile. Fino al 31/12/2016 l'obbligo scattava solo in caso di nuova assunzione.
  • Le aziende da 15 a 35 dipendenti che non hanno ancora al loro interno un lavoratore disabile devono adempiere all'obbligo entro 60 giorni.
  • Le sanzioni sono state inasprite: a partire dal 61esimo giorno dall'entrata in vigore dell'obbligo, i datori di lavoro inadempienti sono tenuti a versare 153,20€ per ogni giorno in cui la quota risulta scoperta. Fino al 31/12/2016 questa somma era pari a 30,64€.

Che stress!!

obblighi normativi

Assumi un disabile, forma i dipendenti, fai il DVR.. Il Collocamento Obbligatorio viene vissuto con insofferenza dalla maggior parte degli imprenditori. Non tutti però: ci piace ricordare i casi del settore turistico con il progetto "On my Own.. At Work" e del settore della ristorazione con il progetto OPEN. A quanto pare qualcuno è riuscito a trasformare un fastidioso adempimento normativo in un'opportunità. Suona meglio, vero?

Vedi alla voce "Disabile"

Chi è il disabile? Se proviamo a cercare "disabile" su Wikipedia veniamo immediatamente reindirizzati alla voce "Disabilità". Già, perchè IL DISABILE non esiste: esistono persone che si trovano in una condizione di disabilità. Abbiamo appena fatto un passaggio importante: da un'entità astratta ed omogenea ad una categoria che ci permette di raggruppare individui sulla base di un elemento comune. Non sarebbe forse opportuno smettere di pensare al DISABILE e cominciare a pensare alle PERSONE DISABILI? Ci accorgiamo immediatamente che queste sono, spesso, persone completamente diverse tra loro.
Chi ci viene in mente quando parliamo di disabilità? Qualcuno penserà al fratello affetto dalla Sindrome di Down, altri al compagno di scuola cieco, qualcuno all'atleta paralimpico che raggiunge il Machu Picchu in bici con una gamba sola (sì, il riferimento è proprio al mitico Andrea Devicenzi!). Se ci fermiamo a riflettere vediamo che queste persone hanno ben poco in comune tra loro. Come paragonare disabilità sensoriali, intellettive e fisiche? L'unica cosa che accomuna davvero queste persone è la capacità di problem solving: il nostro mondo è progettato per un modello standard di uomo e chi differisce da questo prototipo deve adottare strategie compensatorie. Le persone disabili sono dannatamente abituate a farlo.

Persone disabili in Azienda?

Ci piacerebbe che i lettori di questo post pensassero a noi di LGEST come a persone buone, sensibili e con una nobile missione. Ma questo non è un post buonista nè retorico. Semplicemente riteniamo che non sia realistico pensare al futuro come un posto abitato da persone di sesso maschile, occidentali, abili, eterosessuali e sani: possiamo ostinarci ad ignorare le diversità, ma questo ci porterà inevitabilmente, prima o poi, a scontrarci con esse.

Re-abilita

Visita il sito www.re-abilita.com!

L'azienda è il regno dei problemi e le persone disabili sono problem solver professionisti. A partire da questa riflessione abbiamo creato RE-ABILITA, un servizio dedicato a candidati appartenenti alle categorie protette e ad aziende che cercano personale. Collegandosi a questo sito i candidati iscritti alle liste del collocamento obbligatorio possono inserire i propri dati e cercare lavoro.
Dal canto loro gli imprenditori sono chiamati a fare una scelta: cercare con fastidio ed insofferenza un "tappabuchi" per adempiere agli obblighi normativi o cercare candidati che aiutino l'azienda nel processo quotidiano di soluzione di problemi.
Suona meglio, vero?

re-abilita categorie protette

Fonti

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