Giochiamo a LinkedIn?

Linkedin VS Monopoli

Caro lettore,

noi non ci conosciamo, ma sono abbastanza sicura di sapere almeno due cose di te.

1. Anche tu sei uno dei 414 milioni di utenti di LinkedIn.
2. Sicuramente, se almeno una volta nella tua vita hai dovuto cercare lavoro, hai scritto un curriculum vitae.

Ho indovinato?

Il profilo su LinkedIn non ha ancora sostituito il curriculum cartaceo, ma lo accompagna, lo specifica e lo completa. Oltre alle esperienze professionali e formative, su LinkedIn è possibile indicare un elenco di competenze possedute espresse in forma di tag e parole chiave. Ogni elemento può ricevere una conferma da parte dei tuoi collegamenti di 1° grado, indipendentemente dal rapporto che li lega a te.
Per esempio, se fosse possibile inserire sul profilo la competenza “Danza Classica”, Simone Zaza riceverebbe conferme da tantissimi tifosi italiani. Ne riceverebbe decisamente meno per la competenza “Rigori”. Ma cosa succederebbe se confermassi la competenza “Rigori” per Zaza nella speranza che lui, avvertendo un debito morale nei miei confronti, confermi la mia competenza “Ricerca e Selezione di Personale”? Io non so nulla di calcio e, presumibilmente, Simone non sa nulla di Risorse Umane. Ci siamo fatti un regalo, e adesso?

 

Mi hanno chiesto "Che sai fare?" "So far ridere la gente.."

 

Ricordi quando ti sei iscritto a LinkedIn? Ti hanno invitato a completare il tuo profilo indicando le tue competenze. Hai inserito un breve elenco ed hai osservato soddisfatto l’aumento dell’efficacia del tuo profilo nel box in alto a destra.

conferma competenze linkedin

 

Ogni tanto, però, LinkedIn ti invita ad aggiungere nuovi elementi per aumentare le visite sul tuo profilo. A chi non è stato consigliato di aggiungere Microsoft Office tra le proprie competenze?
L’elenco si è allungato, le visite al profilo sono aumentate e con esse le richieste di collegamento. Si sa, la forza di questo Social Network sta nell’ampiezza della propria rete di contatti, quindi non si rifiuta nessuno, neanche gli sconosciuti.
Un bel giorno apri LinkedIn e una notifica ti avvisa che il Sig. Kafkian ha confermato la tua competenza “Microsoft Office”.

               

Ma precisamente, questo Kafkian, chi è???

Preso da un senso di obbligo morale decidi di ricambiare il favore e di confermare una sua competenza. Quale scegliere? Ehm… oggi è il 6 Luglio… quindi confermi la sesta competenza: “Web Marketing”: fatto. Ti senti subito una persona migliore, hai fatto la tua buona azione quotidiana.
..ne sei davvero sicuro?

I soldi del Monopoli

 

Collezionare conferme di competenze in questo modo è un po’ come essere ricchi a Monopoli. È un processo che fa leva sul principio di Reciprocità e che non ha nulla a che vedere con la certificazione delle competenze altrui. Ma.. don’t get me wrong!  Lo strumento pensato da Linkedin è prezioso, utilissimo per distinguere al volo un professionista da un millantatore.

millantatori

 

Facciamo una piccola distinzione: su Linkedin è possibile chiedere e dare Segnalazioni oppure Endorsement.

Una Segnalazione è uno strumento molto utile, ma richiede un minimo di tempo ed attenzione. Consiste nell’invio di un messaggio privato ad un proprio collegamento di 1° grado. In sostanza chiedi a qualcuno che ti conosce bene dal punto di vista professionale (e quindi sa come lavori) di scrivere due righe sulle tue competenze e la tua personalità. Se la segnalazione che ricevi ti piace puoi renderla visibile sul tuo profilo. Se non ti piace puoi chiedere di modificarla, oppure scegliere di non renderla pubblica.
L’effetto finale sarà più o meno questo:

 

segnalazione linkedin

 

Cliccando su questo link trovi tutte le istruzioni per richiedere una segnalazione ai tuoi collegamenti.

L’Endorsement è veloce come un click e, proprio per questo, troppo spesso abusato. Consiste nel confermare una o più competenze indicate sul profilo di un tuo collegamento di 1° grado. Non è necessario scrivere nulla: il destinatario dell’Endorsement riceverà in automatico una notifica della tua conferma di competenze e potrà scegliere se renderla visibile sul proprio profilo.

L’effetto finale sarà questo:

endorsement linkedin

 

6 consigli per sfruttare al meglio la conferma di competenze

 

 

  1. Inserisci solo competenze che possiedi davvero, perché dovrai dimostrarle nella vita reale. A nessuno piace fare la figura che ha fatto Pellè dopo aver mimato a Neuer il gesto del cucchiaio.
  2. Inserisci un numero limitato di competenze (10-15) e disponile in ordine di importanza.
  3. Inserisci competenze originali. Per intenderci, Microsoft Office non è una competenza originale, è un’informazione che non ti differenzia dagli altri. Ricorda che il tuo obiettivo è farti notare, e per farlo devi distinguerti.
  4. Inserisci competenze specifiche. Programmi, software gestionali, attrezzature, processi: indica parole chiave rilevanti nel settore in cui operi. Ricorda che per farti notare dovrai prima farti trovare!
  5. Non duplicare le parole chiave: scegli quella che ti rappresenta di più. Per esempio, se desideri lavorare come selezionatore di personale in ambito internazionale inserisci “Recruiting”; se preferisci lavorare sul territorio nazionale inserisci “Ricerca e Selezione”.
  6. Non confermare competenze di persone che non conosci per ottenere endorsement in cambio: piuttosto invia ai tuoi superiori, colleghi e compagni di università una richiesta di segnalazione, chiedendo di scrivere due righe sulla loro esperienza di lavoro/studio con te. Quando ricevi un Endorsement non aver paura di apparire maleducato: se conosci la persona e le sue competenze ricambia l'endorsement, in caso contrario non farlo. Linkedin non è un album di figurine.

 

Quindi...

 

La conferma di competenze in futuro potrà diventare fondamentale o perfettamente inutile. Tutto dipende dall’uso che ne faremo.
Spesso il Web viene demonizzato: qualcuno lo rappresenta come un mondo virtuale totalizzante che rischia di farci perdere il contatto con la realtà, un trampolino per gli incompetenti, un paradiso per i truffatori ed i furbi. Questo atteggiamento non permette di sfruttare le risorse che, inutile negarlo, la rete offre a tutti noi. Potrebbe essere più utile (e realistico) non vedere il Web come “il male assoluto”, ma come un luogo virtuale all’interno del quale noi umani riproponiamo i comportamenti e le dinamiche interpersonali che caratterizzano l’agire sociale nel mondo reale.

Le bugie hanno le gambe corte anche su Internet e non c’è Photoshop che tenga.

 

Fonti:

 

 

http://www.linkedincaffe.it/perche-chiedere-endorsement-in-linkedin-fa-bene-reputazione/
http://www.linkedin4business.it/index.php/profilo-personal-branding/come-prendere-il-controllo-di-competenze-e-conferme-su-linkedin/
http://bennaker.com/affidabilita-competenze-linkedin/
http://www.informazionesenzafiltro.it/raccomandazione-non-e-piu-una-brutta-parola/

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