SIAMO TUTTI FIGLI DI UN ERRORE: interessante riflessione dell’Imprenditore Paride Saleri sull’IMPERFEZIONE come “ponte” tra Protocellula e Industry 4.0.

L’imperfezione, l’errore, sono i prerequisiti oggettivi dell’evoluzione umana. Senza un primo “errore” nella riproduzione della proto-cellula, nel nostro mondo ci sarebbero solo i suoi cloni: invece, la metà “imperfetta” nata da quella prima scissione originò tutti i viventi sulla terra. Siamo tutti figli di un errore. Dentro di noi vive il gene della diversità, che è il fattore imprescindibile della nostra individualità e l’origine delle infinite potenzialità dell’uomo, almeno fino a quando non distruggeremo l’ecosistema nel quale siamo nati e viviamo.

downloadIn fabbrica osserviamo ogni giorno correzioni a procedure e a cicli produttivi suggeriti dal basso, cioè da persone che non sono certo collocabili tra i “primi della classe”. Sono quella parte dell’umanità che, nei processi produttivi, è destinata alla esecuzione passiva di azioni progettate da altri. Nel modello di fabbrica alternativo a quello gerarchico, quello che cerchiamo di realizzare in OMB, si creano spazi di libero intervento da parte di tutti coloro che partecipano al ciclo produttivo, quale che sia il loro ruolo formale. Le tecniche lean/WCM, qualora non imposte o applicate solo dall’alto, si prestano ad offrire occasioni di intervento da parte di ogni persona partecipante al processo produttivo: aprendosi a pensieri alternativi non predeterminati dalle funzioni, diventano un potente volano per l’innovazione.

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I manager attenti e sensibili al rispetto dell’uomo possono essere fattori favorevoli a creare ambienti di lavoro rispettosi degli individui, ma senza un robusto pensiero innovativo sulla fabbrica sono solo brave persone che poco incidono sulla comunità.

Per chi, come il sottoscritto, è del tutto indifferente alla trascendenza - al paradiso - c’è la necessità di perseguire un fine nobile anche oltre il mio destino individuale. L’umanesimo inteso come impegno al benessere mio e degli altri soddisfa questo bisogno. Né più né meno.

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